lunedì 20 settembre 2010

In bicicletta da Vienna a Zagabria

IDEA DI ITINERARIO

Primavera. Raggiungo Francesco a casa sua, dobbiamo prendere una decisione. L’esperienza dello scorso anno ha lasciato il segno. Ormai come una droga ne siamo assuefatti. Non resta che decidere l’itinerario, il mezzo di trasporto è invece confermato. Danimarca la mia proposta, troppo pianeggiante per lui che suggerisce la Sicilia. Pro e contro da valutare.

Ecco l’illuminazione. “Che ne dici di partire da Vienna e costeggiare il Danubio?”. La proposta viene accolta, non resta che definire i dettagli. Scartata l’ipotesi di raggiungere Belgrado si opta per terminare il giro a Zagabria. Si passerà per Bratislava costeggiando poi il fiume blu sino a Budapest, da qui si taglierà in direzione del lago Balaton fino ad arrivare a Pecs e da li in Croazia....

In pochi giorni attraverseremo ben quattro nazioni diverse con altrettante capitali. Un’incredibile opportunità per apprezzare culture e stili di vita differenti e gustare le specialità locali.

Estate. Manca poco alla partenza programmata per l’8 di luglio. Devo sostituire la mia bicicletta. La mountain bike dello scorso anno non può ripete l’imprese. Non è in grado di sostenere un viaggio del genere e poi troppi guasti che non vorrei ripetere. Dal mio amico Giuliano ricevo in dono una discreta e tutto sommato nuova mountain bike, che rispetto all’altra sembra la perfezione. Catena robusta, cambio efficiente, nessun cigolio, unica cosa in comune l’eccessivo peso.

Invidio un po’ Francesco con la sua leggera bici da corsa. Sollevarla non è assolutamente uno sforzo per lui e poi gli consente velocità maggiori che mi costringono sempre ad inseguirlo. Però so di rifarmi quando le sue foratura lo costringeranno ad intervenire ed io sarò semplice spettatore o al massimo aiutante.

Prova generale per testare i mezzi. Giro nei dintorni del lago di Bracciano. Tutto va bene. 70 chilometri fatti in scioltezza e con una buona media. Ormai non resta che aspettare la partenza. Incredibile, ma l’ultima volta che ero montato in bici per percorre almeno qualche decina di chilometri era stato lo scorso anno durante il tour della Slovenia. “Ce la faro?” Un leggero dubbio che dura solo qualche istante.

L’ultimo ostacola resta trovare il modo di trasportare le bici sul treno. Da internet arriva il suggerimento. Compriamo degli economicissimi teloni di plastica, quelli blu e verdi per intenderci, da campeggio. Basterà solamente smontare le ruote, girare il manubrio e il gioco è fatto.

8 luglio. Sono al binario 3 di Termini e aspetto Francesco. Gli altoparlanti annunciano la cancellazione dei treni. Lo sciopero dei ferrovieri sta per iniziare e l’adesione sembra massiccia. Sono contento che i colleghi stiano aderendo in massa, mentre gli altri passeggeri maledicono le ferrovie. Un po’ di preoccupazione mi assale, anche se il nostro è sicuramente uno dei treni garantiti.

Solita fortuna, la nostra carrozza è in fondo. Decine e decine di metri trasportando quel pesante fagotto che è diventata la mia bici. “Maledetta perché devi pesare così”. Sono zuppo, il treno è stracolmo ed ora dobbiamo sistemare le bici. Proviamo a disporle sui porta pacchi presenti negli scoparti, fatica inutile. Mezza carrozza si impegna ad aiutarci, poi la decisione. Le lasciamo legate nel corridoio e per tutto il viaggio il via vai di persone intrupperà puntualmente nei nostri mezzi.

Fabrizio va anche lui a Vienna con la sua bici, ma poi viaggerà in direzione opposta alla nostra. Noi stiamo andando verso oriente. Ci diamo appuntamento l’indomani all’arrivo. Parliamo con gli altri passeggeri presenti nello scompartimento. Il nostro progetto attira la loro curiosità e si complimentano con noi. Cerco di spiegare che se lo faccio io è alla portata di tutti, basta avere volontà e determinazione e tanta voglia di spendersi.

Qualche ora di sonno e già le prime luci dell’alba entrano dal finestrino. Vienna ormai è alle porte e il nostro viaggio sta per cominciare.

7 commenti:

  1. Ancora, ancora!

    Comunque ancora da decidere la foto di quest'anno. Non mi sento di confermare questa perché è troppo uguale a quella 2009. E poi urge scatto con le due magliette. Tu te la metti? O è troppo grande?

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  2. Complimenti Cileno, non avevo mai letto nulla dei tuoi racconti, mi ero limitata a vedere solo le foto dei meravigliosi posti che hai visitato...
    sono rimasta affascinata e sono entrata in pieno nelle tue avventure...bravo! valentina

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  3. grazie vale.
    Sono contento di essere riuscito a trasmettere le sensazioni che si provano durante un viaggio.
    spero di continuare ad esserne capace

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  4. certa che sarà sempre così...

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  5. intenso, vivo, reale!
    complimenti
    gipsy

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