mercoledì 8 settembre 2010

Riportando tutto a casa

Scrivere a caldo con la mente ancora frastornata e i ricordi belli vivi è sempre molto difficile, in quanto sono le emozioni a prendere il sopravvento sulla ragione. Poche righe voglio però condivide per fissare un primo impatto del mio viaggio in Bosnia ed Erzegovina, seguiranno poi reportage dettagliati....

Una terra con dei paesaggi magnifici, con fiumi azzurri che scorrono in strette gole, montagne verdeggianti e vallate in cui sorgono città e paesini. In poche parole una natura che vi terrà con il fiato sospeso anche perchè le strade e la ferrovia attraversano proprio i più belli di questi scenari.

Città come Sarajevo in cui si mischiano culture e religioni diverse, rendendola un piccolo gioiello con la parte araba che diventa un tutt'uno con quella di epoca austroungarica. Mussulmani, ortodossi e cattolici che vivono nuovamente uno affianco a l'altro anche se le cicatrici sono ancora fresche. Purtroppo i segni del doloroso conflitto che ha insanguinato la ex Jugoslavia sono ampiamente visibili, sia nei cuori  che nei ricordi delle persone e non tarderanno infatti ad emergere nei discorsi che farete con loro. Come resterà indelebile nei vostri occhi la città di Mostar con i suoi numerosi edifici distrutti e i molti altri danneggiati dalle schegge dei mortai.

Fortunamente le persone nonostante i drammi e i lutti hanno deciso di andare avanti e vivere la loro vita. I numerosi bar dove sorseggiare birra o caffe sono sempre pieni. Bellissime ragazze girano per le vie del centro e la musica riempie molte delle serate. E poi ci sono gli anziani che giocano per tutta la giornata con scacchi giganti nelle piazze. Per citare un noto film direi che "la vita è bella".

Altro dei temi dominanti in un viaggio da queste parti è la nostalgia che tutti provano per la ex repubblica socialista federale di Jugoslavia. Tutti ricordano quegli anni come indimenticabili, felici e spensierati. Si viveva bene, il lavoro non mancava, l'assistenza sanitaria e l'istruzione erano gratuite. Inoltre era possibile viaggiare in tutta Europa senza visti e problemi burocratici, cosa che invece ora richiede somme notevoli, documenti e tanta fortuna. Il maresciallo Tito è ancora amato e rimpianto da tutti.


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