sabato 31 luglio 2010

brevi riflessioni


Il 31 agosto sono tornato dal mio quinto inter-rail, purtroppo come sempre, le vacanze finiscono in un attimo! La quinta estate trascorsa a girovagare per qualche paese europeo ed adesso non riesco ad immaginarmene una senza percorrere chilometri su chilometri, vedere decine di posti e conoscere centinaia di persone. Viaggiare in inter-rail è fantastico, ogni anno me ne innamoro sempre più, pensare che in poco tempo si ha l’opportunità di ammirare posti leggendari e lontanissimi, di essere in un luogo e il giorno dopo a centinaia di chilometri, di imparare culture e stili di vita diversi dalla nostra, parlare con tutto il mondo…..

diario di viaggio folle

Tre pischelli alla conquista d'Europa
Introduzione
Penso che prima di cominciare la lettura di questo diario vi debba dare alcune spiegazioni, chiamiamole così. Per dire la verità, l’idea di scrivere un diario su l’inter-rail fatto nell’estate del 99, è venuta al mummia e al roscio, i miei due compagni di viaggio. Non mi ricordo bene se solo ad uno di loro ma diciamo che è al 50%, comunque ciò che conta è che a me non passava assolutamente per l’anticamera del cervello, forse perché in vita mia scrivo molto poco perciò siate clementi. Comunque torniamo a noi, i miei degni compari erano galvanizzati dall’idea che avevano avuto ed erano riusciti a far nascere anche in me un po’ di passione per quest’opera. Il progetto prevedeva di scrivere giorno per giorno tutto quello che ci sarebbe accaduto, chiaramente in modo ironico e divertente, insomma dovevamo far ridere, tutto ciò veniva fuori dal fatto che eravamo coscienti che ne avremmo combinate di tutti i colori, mi scuso anticipatamente per il fatto che non è stato facile raccontarle. Volete sapere quanto è durato il loro entusiasmo? Beh, praticamente fino a mezz’ora dopo la partenza da Roma, cioè da quando mi hanno messo in mano la penna e il quaderno e hanno detto scrivi te perché scrivi meglio. Non potendo rifiutare mi sono fatto carico di questo pesante onere, cercando di assolverlo al meglio. Subito me ne sono appassionato e mi sono ripromesso di portare il lavoro alla fine, cioè di raccontare tutti i giorni di questa vacanza, anzi più ne passavano e più mi sentivo preso, che abbia scoperto una passione? Scrivere mi è sempre piaciuto, diciamo che però ho bisogno di avere un obiettivo per farlo, per questo prometto di scriverne uno per ogni vacanza. Lascio a voi stabilire se sono riuscito in qualcosa di simpatico e divertente, l’intento era quello, spero almeno di non essere caduto nel banale; nonostante tutto rappresenta il ricordo di un momento bello della nostra vita, di una vacanza da favola che consiglio a tutti. Un’ultima cosa riguarda il linguaggio, praticamente ho riportato su carta il modo in cui noi parliamo e perciò sono presenti termini in romano ma anche espressioni tipiche dei giovani o infine parole coniate da me o dai miei amici.